I LÉGAR

I LÉGAR

Il Gruppo folkloristico “I Légar” è nato a Casamazzagno tra il 1983 e il 1984 grazie all’entusiasmo di alcuni giovani che si erano riproposti di valorizzare e riscoprire un antico ballo: il Paris. Questo ballo, eseguito in Comelico solo a Casamazzagno, non era certamente una novità, ma in quegli anni stava per essere dimenticato in quanto gli anziani, gelosi del loro sapere, non permettevano ai giovani di prendere parte alla danza.

Tuttavia, durante quell’inverno, si crearono le condizioni tali per cui il desiderio e l’esigenza di conservare il Paris da parte dei giovani e la volontà degli anziani di tramandare i passi di danza, in particolar modo da parte del signor Bortolo Zannantonio Sagrestan e di sua moglie Maria Zannantonio Vena, si incrociarono.

Nelle serate di quell’inverno il signor Bortolo e la signora Maria insegnarono il Paris a questo gruppetto di giovani di Casamazzagno che, grazie anche al supporto del Comitato Turistico, iniziarono a concepire un gruppo folkloristico volto alla riscoperta e valorizzazione non solo del Paris, ma anche degli altri balli tipici del Comelico: il valzer e la polka (in ladino: vécia).

Questi passi di danza sono un tratto distintivo delle feste paesane del Comelico e, allora come oggi, sono eseguiti soprattutto durante il periodo carnevalesco.

Per prima cosa si decise il nome: I Légar. Nella parlata comeliana, seppur con qualche lieve variante, il termine “Légar” significa allegro, gioioso, vivace, e quindi, traducendo, “Gli allegri”. La scelta di questo nome non è stata casuale in quanto rappresenta il valore intrinseco della musica e dei balli del Comelico che, da decenni, si contraddistinguono per la loro vitalità.

Nelle serate di quell’inverno il signor Bortolo e la signora Maria insegnarono il Paris a questo gruppetto di giovani di Casamazzagno che, grazie anche al supporto del Comitato Turistico, iniziarono a concepire un gruppo folkloristico volto alla riscoperta e valorizzazione non solo del Paris, ma anche degli altri balli tipici del Comelico: il valzer e la polka (in ladino: vécia).

Questi passi di danza sono un tratto distintivo delle feste paesane del Comelico e, allora come oggi, sono eseguiti soprattutto durante il periodo carnevalesco.

Per prima cosa si decise il nome: I Légar. Nella parlata comeliana, seppur con qualche lieve variante, il termine “Légar” significa allegro, gioioso, vivace, e quindi, traducendo, “Gli allegri”. La scelta di questo nome non è stata casuale in quanto rappresenta il valore intrinseco della musica e dei balli del Comelico che, da decenni, si contraddistinguono per la loro vitalità.

I Costumi

La signora Maria Piazza, abitante di Casamazzagno, custodiva un prezioso abito da matrimonio di una coppia comeliana vissuta agli inizi dell’Ottocento che ad oggi è conservato presso il Museo Etnografico “La Stua”. Si decise quindi di prendere come modello e riferimento questo abito che, sebbene alcune piccolissime modifiche, rimase pressoché fedele all’originale.

È costituito da cinque teli di lana ridotti all’ampiezza vita con piccole pieghe: il colore è generalmente verde, marrone o rosso scuro.

La camicia di lino, a girocollo, è per lo più ingentilita da preziosi pizzi fatti all’uncinetto, lunga tanto da formare quasi una sottana sopra quella di lino.

Sotto la sottana la donna indossa un paio di mutandoni. La lunga gonna è coperta davanti da un grembiule di seta molto colorata e un giubbetto corto dello stesso tessuto della gonna con bordi e stelline di velluto cucite all’altezza del petto.

Al collo la donna porta anche una “vellutina”, ovvero una striscia di velluto arricchita da una spilla o da un ciondolo. I capelli sono raccolti e coperti da un fazzoletto colorato fissato con una spilla. Le calze sono bianche, traforate, lavorate all’uncinetto con filato di lino o cotone.

Ai piedi i classici scarpèti fatti in casa, simili a quelli cadorini. 

L’uomo indossa dei calzoni di mezzalana neri, lunghi fino al ginocchio, una camicia bianca lunga di lino a giro collo e un panciotto o gilet di velluto nero con due taschini: uno per l’orologio, l’altro per il sacchettino del tabacco.

La giacca è dello stesso tessuto e colore dei pantaloni ed è orlata di velluto nero. Le calze di lana lavorata ai ferri giungono fino al ginocchio.

Ai piedi portano gli scarpèti neri, simili a quelli della donna, ma senza tomaia ricamata, d’uso tipicamente femminile.

Copre la testa un cappello nero di feltro, ornato con una piccola rosa rossa lavorata all’uncinetto.

I Balli

Il gruppo di giovani decise quindi di ideare, con lungimiranza, uno spettacolo composto da sei coppie di ballerini focalizzato sulle tradizioni e sugli usi e costumi di un tempo che, piano piano, stavano lasciando il posto alla modernità.

E così, in poco tempo, si individuarono le melodie adatte e si realizzarono i primi balli scenografici dei Légar perseguendo l’obiettivo iniziale di riscoperta e valorizzazione dei balli e della tradizione ladina.

La Prima uscita

Il 29 gennaio 1984 avvenne il debutto in occasione della tradizionale sfilata carnevalesca di Casamazzagno: l’obiettivo principale era presentare il Paris al pubblico.

Nonostante la novità, la prima uscita dei Légar fu un successo confortante e incoraggiante che la popolazione comeliana aveva compreso e accettato, soprattutto dopo aver inteso gli scopi e lo spirito del nuovo gruppo folkloristico.

Questa uscita fu il pretesto per iniziare la ricerca e lo studio di altre danze comeliane che stavano per essere dimenticate e, ben presto, lo spettacolo dei Légar passò da alcune coreografie a diciannove balli, tra polke, valzer e mazurke.

Marina D’Ambros Rosso con
Francesco D’Ambros De Francesco

Lucilla Martini Barzolai con
Rodolfo Festini Sughi

Noris Gasperina Montin con
Sergio Toneatto

Wilma Martini Barzolai con
Eugenio D’Ambros De Francesco

Alessandra D’Ambros De Francesco
con Altieri D’Ambros Rosso

Guglielmo Bassanello e
Mara Gasperina Geroni

La Musica

Il repertorio musicale de I Légar si basa sulla tradizione popolare e viene tramandato oralmente, senza spartiti scritti.

Le musiche sono eseguite con fisarmoniche, chitarra e contrabbasso, e vengono apprese “ad orecchio”, come si faceva un tempo, nonostante oggi esistano scuole di musica che insegnano teoria e armonia.

Qui di seguito sono riportate alcune canzoni del CD incise dai Lègar

Le Nostre Uscite

Piazza della Salute

, Casamazzagno

Comelico Superiore (BL) 32040

📞 Eugenio: +39 338 697 4174