Il Gruppo folkloristico “I Légar” è nato a Casamazzagno tra il 1983 e il 1984 grazie all’entusiasmo di alcuni giovani che si erano riproposti di valorizzare e riscoprire un antico ballo: il Paris. Questo ballo, eseguito in Comelico solo a Casamazzagno, non era certamente una novità, ma in quegli anni stava per essere dimenticato in quanto gli anziani, gelosi del loro sapere, non permettevano ai giovani di prendere parte alla danza.
Tuttavia, durante quell’inverno, si crearono le condizioni tali per cui il desiderio e l’esigenza di conservare il Paris da parte dei giovani e la volontà degli anziani di tramandare i passi di danza, in particolar modo da parte del signor Bortolo Zannantonio Sagrestan e di sua moglie Maria Zannantonio Vena, si incrociarono.
La signora Maria Piazza, abitante di Casamazzagno, custodiva un prezioso abito da matrimonio di una coppia comeliana vissuta agli inizi dell’Ottocento che ad oggi è conservato presso il Museo Etnografico “La Stua”. Si decise quindi di prendere come modello e riferimento questo abito che, sebbene alcune piccolissime modifiche, rimase pressoché fedele all’originale.
È costituito da cinque teli di lana ridotti all’ampiezza vita con piccole pieghe: il colore è generalmente verde, marrone o rosso scuro.
La camicia di lino, a girocollo, è per lo più ingentilita da preziosi pizzi fatti all’uncinetto, lunga tanto da formare quasi una sottana sopra quella di lino.
Sotto la sottana la donna indossa un paio di mutandoni. La lunga gonna è coperta davanti da un grembiule di seta molto colorata e un giubbetto corto dello stesso tessuto della gonna con bordi e stelline di velluto cucite all’altezza del petto.
Al collo la donna porta anche una “vellutina”, ovvero una striscia di velluto arricchita da una spilla o da un ciondolo. I capelli sono raccolti e coperti da un fazzoletto colorato fissato con una spilla. Le calze sono bianche, traforate, lavorate all’uncinetto con filato di lino o cotone.
Ai piedi i classici scarpèti fatti in casa, simili a quelli cadorini.
L’uomo indossa dei calzoni di mezzalana neri, lunghi fino al ginocchio, una camicia bianca lunga di lino a giro collo e un panciotto o gilet di velluto nero con due taschini: uno per l’orologio, l’altro per il sacchettino del tabacco.
La giacca è dello stesso tessuto e colore dei pantaloni ed è orlata di velluto nero. Le calze di lana lavorata ai ferri giungono fino al ginocchio.
Ai piedi portano gli scarpèti neri, simili a quelli della donna, ma senza tomaia ricamata, d’uso tipicamente femminile.
Copre la testa un cappello nero di feltro, ornato con una piccola rosa rossa lavorata all’uncinetto.
Il gruppo di giovani decise quindi di ideare, con lungimiranza, uno spettacolo composto da sei coppie di ballerini focalizzato sulle tradizioni e sugli usi e costumi di un tempo che, piano piano, stavano lasciando il posto alla modernità.
E così, in poco tempo, si individuarono le melodie adatte e si realizzarono i primi balli scenografici dei Légar perseguendo l’obiettivo iniziale di riscoperta e valorizzazione dei balli e della tradizione ladina.
Il 29 gennaio 1984 avvenne il debutto in occasione della tradizionale sfilata carnevalesca di Casamazzagno: l’obiettivo principale era presentare il Paris al pubblico.
Nonostante la novità, la prima uscita dei Légar fu un successo confortante e incoraggiante che la popolazione comeliana aveva compreso e accettato, soprattutto dopo aver inteso gli scopi e lo spirito del nuovo gruppo folkloristico.
Questa uscita fu il pretesto per iniziare la ricerca e lo studio di altre danze comeliane che stavano per essere dimenticate e, ben presto, lo spettacolo dei Légar passò da alcune coreografie a diciannove balli, tra polke, valzer e mazurke.
Marina D’Ambros Rosso con
Francesco D’Ambros De Francesco
Lucilla Martini Barzolai con
Rodolfo Festini Sughi
Noris Gasperina Montin con
Sergio Toneatto
Wilma Martini Barzolai con
Eugenio D’Ambros De Francesco
Alessandra D’Ambros De Francesco
con Altieri D’Ambros Rosso
Guglielmo Bassanello e
Mara Gasperina Geroni
Il repertorio musicale de I Légar si basa sulla tradizione popolare e viene tramandato oralmente, senza spartiti scritti.
Le musiche sono eseguite con fisarmoniche, chitarra e contrabbasso, e vengono apprese “ad orecchio”, come si faceva un tempo, nonostante oggi esistano scuole di musica che insegnano teoria e armonia.
Qui di seguito sono riportate alcune canzoni del CD incise dai Lègar
Piazza della Salute
, Casamazzagno
Comelico Superiore (BL) 32040
📞 Eugenio: +39 338 697 4174